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Honda è tornata?

Thursday, 3 September 2020 13:21 GMT

La Casa alata ritrova l’appuntamento con il podio del WorldSBK: è pronta per fare ancora meglio ed essere una presenza costante lì davanti? Il telecronista del WorldSBK Steve English ci spiega i motivi alla base dell’ottimo risultato di Alvaro Bautista.

Non appena Honda ha annunciato il suo ritorno nel WorldSBK come team ufficiale, ha avvertito la pressione di conquistare grandi risultati. Alvaro Bautista ha dominato nei primi quattro Round del 2019: lo spagnolo è diventato il pezzo pregiato del mercato piloti. Decidendo di firmare con Honda e ancor più scegliendo di lasciare la Ducati Panigale V4 R sulla quale tanto bene aveva fatto si è preso un rischio che ha sorpreso tutto il paddock.

Lo scorso weekend al Motorland Aragon ha colto i primi frutti emersi dal nuovo legame con la Casa giapponese. Infatti ha conquistato il primo podio con Honda. Un traguardo che il costruttore nipponico non raggiungeva da quattro anni. Nella Tissot Superpole Race è partito settimo e ha chiuso al quarto posto dopo un bel duello con Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) e Chaz Davies (ARUBA.IT Racing – Ducati). Bautista ha firmato un’ottima prestazione. Al termine tutti si chiedevano se sarebbe riuscito a ripetersi anche domenica pomeriggio nella gara lunga 18 giri.

Partendo con le gomme SCX Pirelli è riuscito a gestire e conservare i pneumatici. La gomma era stata pensata originariamente per la Superpole Race per avere più grip. Nel paddock in molti pensavano che questa tipologia di gomme permettesse di essere quattro decimi al giro più veloci. Bautista aveva bisogno di qualsiasi soluzione per trovarsi a lottare per le posizioni di testa. Partire molto bene era determinante.

“Nei primi giri della Superpole Race ho faticato un po’ perché ho dovuto guidare in modo aggressivo”, ha detto Bautista. “Partendo dalla quarta casella in Gara 2 non mi sono trovato molti piloti davanti e quindi ho potuto guidare con il mio stile. Sapevo che avrei dovuto gestire le gomme dato che sarebbe stata una gara lunga e che sabato sono caduto”.

“Per gestire le gomme sarei dovuto andare più lento ma dovevo spingere per restare con i primi. A fine gara le gomme stavano iniziando a calare e quindi dovevo guardarmi anche dai piloti dietro. Ho usato la gomma SCX dato che per me era la migliore. Con questo pneumatico mi sento bene. Cala più delle altre ma al tempo stesso riesco a guadagnare di più rispetto alle altre soluzioni”.

Ha conquistato 16 punti e un podio molto importante. Per la prima volta dal Round di Magny-Cours 2016 un pilota Honda è tornato a spruzzare Prosecco e a festeggiare un risultato davvero meritato. Un traguardo fantastico e di cui Honda aveva davvero un grande bisogno. Grazie anche agli otto giorni di test svolti ad Aragon ora Bautista e Honda vanno a caccia di altri ottimi risultati sulla pista spagnola.

“Abbiamo un sacco di punti di riferimento per quanto riguarda la moto su questo circuito dato che qui abbiamo svolto dei test. Questo risultato è per tutto il lavoro che stiamo facendo. Abbiamo avuto dei problemi in prova e siamo caduti in Gara 1. Quindi possiamo essere contenti di questo traguardo e sappiamo che siamo sulla strada giusta per il nostro reale obiettivo che è vincere. Stiamo facendo dei passi avanti”.

Cos’altro potranno fare Honda e Bautista? Quello di domenica senza dubbio è stato solo il primo dei tanti podi che attendono il Team HRC ma non aspettiamoci che sarà tutto facile. La temperatura era più bassa di quanto previsto, senza dubbio era più freddo di quanto non sarà nel weekend alle porte. Ciò ha permesso a Bautista di sfruttare al meglio le gomme SCX. Riuscirà a usarla bene anche con le temperature più alte? Forse sì, o forse no.

La prestazione messa a segno grazie alla gomma è stata molto importante per il podio di Bautista senza dimenticare ovviamente la sua capacità di dare il meglio di sé al Motorland. Qui il suo stile si adatta a meraviglia: l’anno scorso infatti in alcune occasioni ha girato un secondo più forte rispetto ai suoi avversari. Se a questo aggiungiamo anche i test svolti sulla pista spagnola non è affatto impensabile di rivederlo sul podio. Ora deve proseguire su questa strada e Honda deve dimostrare che sta facendo dei passi avanti. Ad Aragon Bautista e Honda possono e devono lasciare il segno.

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